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TRE NUOVI CARDINALI EX-ALUNNI DELL'ISTITUTO

Durante l'Angelus del giorno dell'Epifania (6 gennaio 2012) il Santo Padre Benedetto XVI ha annunciato per il prossimo 18 febbraio un Concistoro nel quale procederà alla nomina di ventidue nuovi Cardinali. Tra i nuovi porporati ci sono anche tre ex-alunni dell'Istituto Biblico:

Collins

S.E.R. Mons. Thomas Christopher COLLINS, Arcivescovo di Toronto (Canada)

Mons. Collins è stato alunno negli anni 1975-1978, conseguendo la Licenza in S. Scrittura. Aveva poi conseguito il dottorato alla Pontificia Università Gregoriana con la tesi: Apocalypse 22:6-21 as the Focal Point of Moral Teaching and Exhortation in the Apocalypse.

Durante il convegno della settimana conclusiva dell'anno centenario dell'Istituto Biblico egli aveva partecipato con un intervento su «Un’esperienza di Lectio Divina da parte di un vescovo» [testo italiano] [testo inglese].

Per altre notizie biografiche su Mons. Collins, cf.
https://en.wikipedia.org/wiki/Thomas_Christopher_Collins

Betori

S.E.R. Mons. GIUSEPPE BETORI, Arcivescovo di Firenze (Italia)

Mons. Betori è stato alunno del PIB negli anni 1971-1975, conseguendo prima la Licenza in S. Scrittura e poi il Dottorato con la dissertazione, difesa il 22/01/1981, Perseguitati a causa del Nome. Strutture dei racconti di persecuzione in Atti 1,12–8,4 (Analecta Biblica 97; PIB, Roma 1981, XV+211(+26) pp.). Direttore della dissertazione era il Prof. Dionisio Minguez e secondo relatore il Prof. Carlo Maria Martini, che al momento della difesa era già Arcivescovo di Milano.

Per altre notizie biografiche su Mons. Betori, cf.
https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Betori

Grech

R.P. Prosper GRECH, O.S.A., Professore emerito del Pontificio Istituto Patristico Augustinianum e Consultore presso la Congregazione per la Dottrina della Fede.

Nato il 25 dicembre 1925, Padre Grech è stato alunno del PIB negli anni 1952-1955, conseguendo la Licenza in S. Scrittura il 22 giugnio 1954.

P. Maurice Gilbert, nel suo libro di storia sui cento anni del Biblico, menziona che lo studente Prosper Grech era stato tra i relatori dell'atto accademico del 16 dicembre 1954 per la commemorazione della canonizzazione di Pio X, fondatore dell'Istituto (cf. M. Gilbert, Il Pontificio Istituto Biblico (1909-2009), pp. 154-155)

Dal 1969 al 2002 P. Grech ha insegnato stabilmente al Biblico come professore «invitato» dando corsi e seminari di ermeneutica, introduzione e teologia biblica del NT.

Il 20 aprile 2002 ha concluso la sua attività di insegnamento al Biblico con una conferenza pubblica, tenuta nell'Aula Magna, dal titolo La reinterpretazione intrabiblica e l’ermeneutica moderna [pubblicato poi in Studia Patavina 49 (2002) 91-112]. In quella occasione l'allora decano della Facoltà Biblica, P. Stephen Pisano, lo aveva rigraziato a nome dell'Istituto con le parole che riportiamo qui di seguito [cf. Vinea electa, num 2 (2002) 7-8]:

Il Padre Grech, agostiniano, ha cominciato la sua presenza a Roma nell’anno 1946 quando fu inviato in questa città per fare il primo ciclo di studi teologici al Collegio Internazionale Agostiniano di Santa Monica. Nel 1950 è stato ordinato sacerdote nella Basilica Lateranense, e nel 1953 ha conseguito un dottorato in Teologia all’Università Gregoriana con la tesi «The Atonement and God in Modern English Theology». Poi ha conseguito la Licenza in Sacra Scrittura all’Istituto Biblico con la menzione di «summa cum laude».

I suoi incarichi accademici lo hanno condotto in Terra Santa nel 1954 per visite archeologiche, e a Malta nello stesso anno per insegnare al Collegio Teologico Agostiniano e al Collegio Mater Amabilis a Rabat. Nel 1957 lo troviamo a Oxford, dove studia l’ebraico sotto la direzione del famoso Prof. G. Driver, e nel 1958 all’Università di Cambridge, dove è assistente per studi maltesi e allo stesso tempo continua i suoi studi di ebraico sotto la direzione del Prof. Winton Thomas. Di nuovo a Malta nel 1959 per riprendere l’insegnamento fino al 1961, quando viene inviato nuovamente a Roma per continuare la ricerca in vista della sua tesi in Scienze Bibliche, ma in quell’anno viene nominato segretario del Mons. Van Lierde, dello stesso ordine degli Agostiniani. Era in quella qualità che accompagnava Mons. Van Lierde al conclave che ha eletto Papa Paolo VI nel 1963. Due anni dopo, nel ‘65 è stato nominato preside dell’Istituto Teologico Augustinianum dove insegnava come professore ordinario. Nel 1970 il P. Grech e il P. Agostino Trapè fondarono l’Istituto Patristico Augustinianum, e il P. Grech fu eletto il primo preside dell’Istituto, un posto che avrebbe occupato fino al 1979. È stato membro della commissione preparatoria per la Costituzione Apostolica «Sapientia Christiana», che regge le università pontificie, e dal 1984 fino ad oggi è consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede.

Non possiamo elencare tutte le sue pubblicazioni, ma vorrei segnalare soltanto qualche sua opera sull’ermeneutica biblica e sulla teologia biblica. Nel 1966 pubblicò un commento dottrinale sugli Atti degli Apostoli. Nel 1970 è apparsa la seconda edizione del suo «Le idee fondamentali del Nuovo Testamento». Nel 1978 pubblicò, insieme a Giuseppe Segalla, «Metodologia per uno studio della teologia del Nuovo Testamento», e nel 1986 una collezione dei suoi articoli nel volume intitolato «Ermeneutica e teologia biblica ». Il frutto di uno dei suoi hobby, la fotografia, si trova nel suo «Ombre e luci di Piazza San Pietro», pubblicato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato nel 1996.

Nel 1970 ha cominciato la sua lunga e generosa collaborazione con l’Istituto Biblico quando fu invitato per insegnare un corso sul problema del Gesù storico e sulla nuova ermeneutica. Da quell’anno in poi, fino al primo semestre di questo anno in corso, ha sempre tenuto lezioni e seminari al Biblico. Bisogna dire, però, che non è soltanto per la sua presenza didattica che il Biblico lo ringrazia oggi. Durante tutti questi anni il P. Grech è stato presente ai vari raduni del corpo docente del Biblico e ai momenti celebrativi dell’Istituto. I suoi vari interessi e i suoi molteplici incarichi non rendono mai la conversazione con lui banale o noiosa.