logo e scritta

DISSERTAZIONE DI DOTTORATO
[TESTO DEGLI STATUTI e DELLE «NORME APPLICATIVE»]

Statuti, art. 62,1

L’argomento della dissertazione, scelto dal candidato e approvato dal moderatore, viene registrato in segreteria.

  • Come per l’anno di preparazione, il moderatore della dissertazione viene scelto dal candidato tra i professori stabili dell’Istituto. Se l’approvazione non è già stata data per l’anno preparazione, il Consiglio Accademico può concedere che il moderatore sia un altro docente che abbia particolari rapporti con l’Istituto.

Art. 62,2

Dopo la registrazione dell’argomento in segreteria il Rettore provvede tempestivamente alla nomina di un altro professore che fungerà da secondo relatore.

  • Se il moderatore non è un professore stabile dell’Istituto, deve esserlo il secondo relatore. È compito del candidato tenere al corrente il secondo relatore del progresso della sua dissertazione.
  • Se la dissertazione non viene difesa entro quattro anni dall’iscrizione, il/la candidato/a, previo consenso scritto del moderatore, deve rinnovare l’iscrizione dell’argomento in Segreteria; tale rinnovo è biennale.

Art. 62,3

Dopo una sufficiente ricerca sul tema, il candidato deve presentare in segreteria uno schema che mostri l’utilità della dissertazione, il metodo adoperato e le conclusioni previste. Tale schema dovrà essere approvato dal moderatore della dissertazione e dal secondo relatore.

  • Lo schema deve essere consegnato normalmente dopo un anno dalla nomina del secondo relatore.

Art. 62, 4

Dopo l’approvazione dello schema, il candidato redige la sua dissertazione, secondo le norme definite nelle “Norme applicative”.

  • 1. Lingue consentite per la dissertazione: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo.
  • 2. Alcune norme per la redazione della dissertazione:
    • la lunghezza massima della tesi, considerati solo il testo e le note, è di 750.000 battute (spazi inclusi); quella minima di 270.000 (spazi inclusi). Il Rettore, sentito il parere dei due relatori, può concedere un’eccezione a queste cifre, prima che la dissertazione sia consegnata per la difesa.
    • la dimensione delle pagine è di cm 21 x 29,7 (A4).
    • circa le norme redazionali (es.: riferimenti bibliografici, abbreviazioni, traslitterazione, ecc.), l’autore può seguire quelle in uso nelle pubblicazioni scientifiche della lingua in cui scrive la dissertazione, osservandone la coerenza all’interno del testo.
    • il testo deve essere scritto in modo chiaro e la rilegatura dei volumi deve essere rigida.
  • 3. Il candidato deve consegnare in segreteria cinque copie cartacee e una versione in PDF dello stesso testo, accompagnata dalla “dichiarazione di originalità” nella forma prevista dall’Istituto. La difesa avviene di solito dopo tre mesi dalla consegna in segreteria, senza contare il periodo tra il 1° luglio e il 30 settembre. Della consegna della dissertazione siano informati tutti i professori stabili, i quali hanno il diritto di esaminarla.
  • 4. Alle copie della dissertazione il candidato deve allegare un sommario di 4-5 pagine, che viene dato ai membri della commissione (di cui al successivo 6°), e un sommario di circa 3000 battute (spazi inclusi), che, approvato dal moderatore, viene pubblicato negli Acta dell’Istituto. Entrambi i sommari sono redatti nella lingua della dissertazione.

Art. 62,5

La dissertazione, esaminata e approvata dal moderatore e dal secondo relatore, dopo discussione nel Consiglio Accademico [art. 12b)3], viene ammessa alla difesa.

  • ue settimane prima della seduta della commissione i due relatori devono dare in segreteria il loro “giudizio previo” (circa 3000 battute) sull’ammissibilità della tesi alla difesa. Se il giudizio è positivo, si procede alla seduta nella commissione (vedi paragrafo seguente). Ma, essendo questo giudizio solo “previo”, i relatori potrebbero darne uno diverso dopo la discussione. Se tra i relatori non c’è consenso, il Rettore deve nominare un terzo relatore.
  • La discussione avviene di solito in una commissione del Consiglio Accademico, convocata dal Rettore e da lui presieduta. Questa commissione è costituita dai relatori e da altri due docenti nominati dal Rettore. Questi due possono anche non essere membri del corpo docente dell’Istituto. Il primo di questi due è tenuto a leggere almeno il 30% della dissertazione prima della discussione nella commissione. Terminata la discussione nella commissione, i primi due relatori decidono se la dissertazione può essere ammessa alla difesa. Se la disser­tazione viene ammessa iuxta modum, le correzioni richieste devono essere fatte prima della difesa.
  • Se un professore della Facoltà, o, con il consenso del Rettore, dell’altra Facoltà, volesse avere il diritto di ammettere la dissertazione alla difesa o respingerla, come i due relatori, è tenuto a leggere tutta la dissertazione e comunicare la sua intenzione al P. Rettore e a lui presentare prima della discussione nella commissione il suo giudizio “previo”, come i due relatori. Solo un professore può avere questo diritto. Egli può essere designato dal Rettore come uno dei due docenti membri della commissione di cui al paragrafo precedente. Se non viene designato non può essere membro del collegio dei professori, di cui all’art. 62,6.

Art. 62,6

La difesa avviene in forma solenne alla presenza di un collegio di Professori.

  • 1. La commissione è costituita dai due relatori che hanno ammesso la dissertazione alla difesa e dagli altri due che erano stati nominati dal Rettore. Presiede il Rettore stesso oppure un altro da lui designato.
  • 2. All’inizio il candidato fa la presentazione della sua dissertazione, in modo che ne appaiano chiaramente lo scopo, l’importanza e le conclusioni principali. Tale esposizione è normalmente nella stessa lingua della dissertazione e dura tra i 20 e i 25 minuti. Dopo la sua esposizione il candidato difende la dissertazione rispondendo a coloro che, ex-officio o spontaneamente, pongono obiezioni o domande. Ex officio intervengono il moderatore, il secondo relatore e gli altri due membri della commissione. Tutti e quattro hanno a disposizione 20 minuti. La discussione può essere in italiano o in un’altra lingua concordata.

Art. 62,7

Dopo la difesa viene espressa la valutazione della dissertazione. La valutazione della dissertazione scritta spetta solo ai due relatori; quella della difesa a tutti i membri della commissione.

  • Il Collegio dei professori si raduna con il presidente per decidere la qualifica finale, che è determinata dalla sola valutazione della tesi (80%) e della sua difesa (20%)
    [Il risultato viene normalmente comunicato al candidato, in modo ufficiale, il giorno seguente
    ].

Art. 62, 8

Per il conseguimento del grado il candidato deve pubblicare tutta la dissertazione o almeno una parte che, secondo il giudizio dei relatori, sia di maggiore importanza. Tale parte deve comprendere almeno 32 pagine di testo nel formato di stampa.

  • 1. La pubblicazione deve avvenire entro cinque anni dalla difesa.
  • 2. La dissertazione non può essere pubblicata senza l’esplicita approvazione scritta dei due relatori. Essi sono perciò obbligati a comunicare al Rettore le loro osservazioni entro 15 giorni dalla difesa, in modo che esse possano essere comunicate tempestivamente al candidato. Gli altri due membri della commissione sono liberi di dare dei consigli per la pubblicazione. Se tra le correzioni imposte come necessarie, soprattutto del moderatore e del secondo relatore, ci sono divergenze, spetta al Rettore comporre il dissenso tra i due, consultando eventualmente uno o più esperti.
    Il testo da pubblicare, dopo le eventuali correzioni, deve essere sottoposto ai primi due relatori, che devono dare la loro approvazione scritta.
    Nel retro della prima pagina della pubblicazione deve essere riportata la frase, in latino, «Vidimus et approbamus ad normam Statutorum Pontificii Istituti Biblici de Urbe», con i nominativi dei due relatori. Si aggiunga anche la data dell’approvazione così come indicato dal Segretario. La pubblicazione deve avvenire normalmente entro un anno da tale data.
  • 3. Il testo pubblicato deve essere tale che le pagine, sia per i caratteri che per i margini e altre caratteristiche, si presentino come quelle di un vero e proprio libro.
  • 4. a) Sia che la tesi venga pubblicata intera o che sia pubblicata in parte, almeno nelle copie da consegnare in segreteria devono essere osservate le norme seguenti:
    • nell’introduzione, o nel proemio, si dica chiaramente che si tratta di una tesi per il conseguimento del dottorato al Pontificio Istituto Biblico. La stessa cosa sia indicata, possibilmente, sulla prima pagina (del titolo) e all’interno del volume;
    • all’inizio ci sia una introduzione o una presentazione generale, dalla quale risulti chiaramente l’idea, lo scopo e l’oggetto principale dell’intera opera.
    • la bibliografia dell’intera dissertazione sia riportata non solo nelle note ma anche separatamente.
    • si aggiunga l’indice dell’intera dissertazione.

    b) se la dissertazione viene pubblicata solo in parte, oltre alle norme indicate al punto precedente, bisogna osservare anche le seguenti:

    • nell’introduzione o nel sommario generale della tesi si indichi anche il luogo e l’importanza dell’estratto
    • nel numero di 32 pagine non sono incluse le pagine dell’introduzione, della bibliografia e dell’indice
    • se l’estratto viene pubblicato altrove (per esempio in una rivista), gli esemplari da consegnare all’Istituto abbiano una numerazione propria (cominciando dalla pagina 1), tenendo conto delle altre norme sopra menzionate.
  • 5. Dell’edizione stampata almeno 20 esemplari vengano consegnati alla Segreteria, che manderà una copia alla Congregazione per l’Educazione Cattolica e ad altre Università e Atenei, secondo le norme e le consuetudini dell’Istituto.
  • 6.  La dissertazione, prima di essere pubblicata (o nella parte eventualmente non pubblicata), può essere messa dal Segretario Generale a disposizione di chi ne faccia motivata richiesta a scopo di ricerca, informandone l’autore. La consultazione deve avvenire nei locali stessi della Segreteria o nella Biblioteca dell’Istituto e l’utente deve sottoscrivere una dichiarazione con la quale si impegna a non riprodurre alcuna parte della dissertazione e a osservare strettamente i diritti dell’autore.

Norma all’art. 64c:

Il diploma di Dottorato non può essere rilasciato se la tesi non è stata corretta e pubblicata secondo le norme all’art. 62,8. Nel frattempo, il Rettore può rilasciare al candidato un attestato che egli ha superato con successo la prova di dottorato.

[30.06.2021]