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DISSERTAZIONI DI DOTTORATO
2013-2014

PAVAN Marco 

«Ricordava che sono carne, un soffio che va e non ritorna» (Sal 78,39).
Il tema della memoria e dell’oblio nel terzo libro del Salterio (Sal 73-89)

 
Mod.: R.P. Gianguerrino Barbiero, S.D.B. 

Il fenomeno della «memoria» e dell'«oblio» è stato, negli ultimi decenni, oggetto di una particolare attenzione da parte di una gamma piuttosto ampia di discipline. Il presente studio intende raccogliere la domanda circa la natura e le dinamiche del ricordare e del dimenticare e offrire una risposta dal punto di vista biblico. A questo scopo, l'analisi si focalizzerà sul Salterio – libro in cui tale tema occupa un posto preminente – letto come «opera» unitaria, secondo una delle prospettive di ricerca più feconde della recente Psalmenforschung. Seguendo un percorso «a cerchi concentrici», che parte dai Salmi nel loro insieme e arriva a focalizzarsi su un testo specifico, il presente lavoro indagherà, quindi, il tema della memoria e dell'oblio nel III libro (Sal 73-89) per mettere in luce sia il profilo del ricordare di Dio e dell'uomo nel Salterio, sia il ruolo che tale tema gioca nella determinazione della sua unità compositiva.

Lo studio si compone di tre capitoli, «racchiusi» da un'introduzione e da una conclusione. Dopo aver enunciato nell'introduzione lo scopo e il metodo dell'analisi, nel capitolo I si traccia un abbozzo della semantica di זכר e שכח nel Salterio, soffermandosi, in specie, sulle forme attestate nel III libro (זכר qal; זכר  hifil; זכר nifal; שכח qal), con l'intenzione di cogliere l'angolatura specifica con cui i Salmi parlano della memoria e dell'oblio e motivare, così, la scelta dei Sal 73-89 come ambito di lavoro. Il capitolo II riprende le conclusioni del precedente, delinea l'articolazione della drammatica del III libro e valuta la collocazione e la funzione di זכר e שכח in tale contesto. Particolare attenzione viene posta nell'individuare la trama di corrispondenze lessematiche e l'interna dialogicità dei Sal 73-89 e il loro possibile sviluppo drammatico, sul cui sfondo le 22 occorrenze di זכר e שכח vengono considerate una ad una nella loro funzione nell'insieme. Tale disanima sfocia nel capitolo III che si propone di evidenziare il ruolo della memoria nella determinazione della forma letteraria del III libro a partire dal Sal 78. All'analisi del salmo (traduzione; problemi di critica textus; struttura) segue una valutazione delle occorrenze di זכר e שכח e della dinamica intertestuale di alcuni passaggi scelti, dalla quale si evince la pedagogia della memoria che il salmista pone in atto per i suoi ascoltatori-lettori. Nella conclusione i dati raccolti nei capitoli precedenti vengono ricondotti ad una visione il più possibile comprensiva e unitaria.

Elenchiamo alcune delle acquisizioni dell'analisi: a) זכר e שכח designano l'attitudine fondamentale di Dio o di Israele verso l'alleanza e acquistano, a seconda dei contesti, un valore teologico o antropologico. Il ricordare ha, così, una struttura speculare: Dio costituisce e mantiene il patto («si ricorda») e richiede una risposta duratura a coloro a cui l'alleanza è offerta («ricordarsi»); b) il recidivo «dimenticarsi» di Israele innesca la «drammatica» della memoria: una preghiera che si configura come lotta contro l'oblio, sia da parte dell'orante che di Dio; c) nel III libro זכר e שכח concorrono a modulare il dramma della disfatta «istituzionale» di Israele, che assume anch'esso i tratti di una lotta di Dio contro l'oblio dell'uomo e di quest'ultimo contro l'apparente dimenticarsi di Dio; d) il Sal 78 legge tutta la storia di Israele alla luce del contrasto tra memoria e oblio di Dio e dell'uomo. Allo stesso tempo, il suo racconto riconfigura, seleziona e ricontestualizza la tradizione a lui precedente e il cui «ricordo» condivide con i lettori-ascoltatori affinché questi ultimi possano appropriarsi in modo intelligente del proprio passato, rinnovare la coscienza della propria identità e aderire in piena fiducia all'alleanza con Dio. In questo senso, il salmista esercita un ruolo paterno e pedagogico che «incarna» in modo paradigmatico i principi esposti ai vv. 1-8; e) il tema della «memoria» concorre a creare il messaggio globale del III libro, ne conferma l'unità e mette in luce lo scopo soggiacente alla sua composizione. Tale constatazione vale, per «estensione», anche per il Salterio nel suo insieme, libro di preghiera e di meditazione che «plasma» la memoria dei suoi lettori in vista della conversione, del rinnovamento del cuore e di un'adesione più piena all'alleanza.