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R. I. P.
Prof. R.P. William DALTON, S.J.
(1916-2004)

Il 10 maggio 2004 è deceduto in Australia il R.P. William Dalton, S.J., professore di esegesi del NT al Pontificio Istituto Biblico

Era nato l’8 novembre 1916 a Benalla (Australia) ed era entrato nella Compagnia di Gesù il 10 marzo 1934. Aveva compiuto gli studi di filosofia e teologia presso il Canisius College, Perth (Australia) ed era stato ordinato sacerdote il 5 gennaio 1949. Dal 1949 al 1952 fu iscritto al Pontificio Istituto Biblico, conseguendo la Licenza in S. Scrittura (18 giugno 1951) e frequentando il III anno (ad Doctoratum). Dal 1954 al 1961 fu professore di S. Scrittura al Canisius College, Pymble (Australia), ricoprendo anche vari incarici a livello comunitario. Negli anni 1962-63 ritornò al Pontificio Istituto Biblico per preparare il suo dottorato, sotto la direzione dei professori M. Zerwick e S. Lyonnet. Il 12 dicembre 1963 difese la tesi dal titolo Christ’s Proclamation to the Spirits. A Study of 1Peter 3:18–4:6 [«summa cum laude»] pubblicata poi come n. 23 della collana Analecta Biblica. Ritornato in Australia, diede un contributo decisivo alla fondazione del Jesuit Theological College (Parkville), di cui fu anche Rettore dal 1968 al 1975.

Nel primo semestre 1975-76 fu professore «invitato» nella Facoltà Biblica dell’Istituto e dal secondo semestre dell’anno successivo ne divenne professore stabile. Rimase a Roma fino al 1981 ricoprendo anche la carica di superiore della comunità. Nel triennio 1981-84 fu a Gerusalemme come Direttore dell’Istituto Biblico e superiore della comunità. Dopo un anno sabbatico trascorso negli Stati Uniti, ritornò di nuovo in Australia, come professore al Jesuit Theological College fino al 1991, quando divenne emerito.

P. Dalton era stato il primo australiano a conseguire il Dottorato in S. Scrittura al Pontificio Istituto Biblico ed è stato uno dei principali biblisti australiani della sua generazione. Con i suoi scritti, il suo insegnamento e la straordinaria capacità di comunicazione egli ha dato un notevole contributo allo sviluppo degli studi biblici nel suo paese. I suoi studi sulla prima lettera di Pietro sono un punto di riferimento obbligato per l’interpretazione di questo scritto neotestamentario.

Di carattere vivace e cordiale, P. Dalton era naturalmente portato all’amicizia e al dialogo, sia all’interno della propria comunità che all’esterno. L’ecumenismo fu per lui una realtà ancora prima che esso prendesse piede nella Chiesa col Vaticano II. Gli anni a Gerusalemme rafforzarono una delle sue principali preoccupazioni di biblista, che cioè il Nuovo Testamento non deve essere interpretato in modo ostile o repressivo verso gli ebrei e il giudaismo.

Gli ultimi dodici anni della sua vita furono anni di grande sofferenza. Impedito di svolgere quelle attività che avevano caratterizzato tutta la sua vita, accettò con fede l’ultimo impegno apostolico per un gesuita: «pregare per la Chiesa e la Compagnia».