CORSO DI ARCHEOLOGIA-GEOGRAFIA IN TERRA SANTA
Una novità «biblica» a Gerusalemme
Sul portone d'ingresso dell'Istituto Biblico si trova in questi giorni un fiocco azzurro... È nato un nuovo corso di geografia e archeologia biblica, che ha mosso i suoi primi passi in settembre. Ventisei alunni del P.I.B. di Roma hanno vissuto l'esperienza inedita di un mese di studio in Terra Santa, concentrato dal 3 al 25 settembre per permettere poi in ottobre il consueto inizio dell'anno accademico.
Sotto la guida competente dei proff. Eugenio Alliata e Pietro Kaswalder dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, è nata una sorta di scuola itinerante, che ci ha svelato il fascino e i sudori degli studi archeologici. Alternando lezioni frontali - tenute nella biblioteca dell'Istituto Biblico - ad escursioni sui siti, ci siamo resi conto da vicino della evoluzione, della metodologia e delle acquisizioni della moderna archeologia della Terra Santa, con un programma denso di spiegazioni e soprattutto di visite.
Da Tel Dan a Beer Sheva (e poi Mamshit) abbiamo percorso da nord a sud la maggioranza dei tell che nascondono in sé la meravigliosa testimonianza delle tappe storiche di questa terra, custodite da strati di polvere e rocce. L'arena di Eleuteropoli, l'altare circolare di Meghiddo, il santuario di Tel Dan, le mura di Sichem, i due altari con le due massebot di Tell Arad, e molti altri siti, si sono trasformati, grazie alle precise spiegazioni del prof. Kaswalder, da monumenti silenziosi in eloquenti testimoni del passato. Mentre invece Gerusalemme, stuzzicata dalle esposizioni del prof. Alliata, è stata costretta a rivelarci i suoi antichi segreti. In particolare per i luoghi santi della tradizione cristiana si è dimostrata molto feconda l'analisi delle testimonianze antiche riferite al culto in ogni singolo luogo, che custodisce non tanto una precisissima localizzazione quanto piuttosto la 'memoria' di un evento evangelico. Chiaramente il tutto è stato condito da uno studio continuo, verificato infine da un immancabile esame, tenuto il 25 settembre.
S'è creato un clima veramente bello - serietà dello studio e fraternità dei rapporti - favorito sia dalla simpatia e dalla preparazione dei docenti del Biblicum Franciscanum, sia dalla squisita accoglienza dei gesuiti dell'Istituto Biblico. Si è rivelata una collaborazione feconda, che certo darà molti frutti in futuro...
Il rientro a Roma è stato accompagnato da una chiara sensazione di riconoscenza a coloro che hanno permesso questa conoscenza diretta dei luoghi di Terra Santa, esperienza probabilmente irripetibile per il rigore critico e la disponibilità di un tempo sufficientemente congruo. Ci auguriamo dunque che il 'neonato' corso di geografia e archeologia biblica, di cui abbiamo gustato i primi timidi passi, possa crescere sano e forte.
Aldo Martin (settembre 2000)
[testo pubblicato in «Vinea Electa» anno 2000, pp. 12-13]