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DISSERTAZIONI DI DOTTORATO
2013-2014

BAK Tomasz [Facoltà Orientalistica]

Il Proto-Isaia in Copto-Saidico
Edizione critica sulla base di sa 52 (M 568) e di altri testimoni

Mod.: R.P. Philippe Luisier, S.J.

L’edizione critica del Proto-Isaia in copto-sahidico (sulla base del manoscritto sa 52) è stata resa possibile grazie alla biblioteca scoperta nell’anno 1910 nella regione occidentale del Fayyūm in Egitto, dove fu trovata buona parte dei codici copti che oggi appartengono alla collezione Pierpont Morgan a New York. Tra questi codici troviamo anche il testo del Profeta Isaia in copto-saidico, annoverato nell’opera di Schüssler con l’indicazione sa 52 (1) che corrisponde al numero M 568 nel catalogo di Depuydt (2). Questa dissertazione è stata resa possibile grazie anche all’edizione fotografica – il cosiddetto facsimile – che dall’anno 1922 è depositata nella Biblioteca Vaticana. Alla descrizione più dettagliata della storia del manoscritto ed anche alla descrizione del codice (dei fogli, delle colonne, del modo di scrivere ecc.) è stato dedicato il primo capitolo del lavoro.

La parte più importante della tesi, il secondo capitolo, contiene il testo copto del codice sa 52 confrontato con gli altri testimoni saidici finora a disposizione. Quanto alle differenze tra il codice sa 52 e gli altri testimoni, esse sono presentate nell’apparato critico a piè di pagina del testo copto.

Il terzo capitolo è dedicato alla traduzione del testo copto. Il Proto-Isaia in copto saidico, come anche tutti gli altri libri dell’Antico Testamento, traduce non il testo ebraico bensì quello greco dei LXX. In questo lavoro si utilizza la nuova traduzione dei LXX in inglese (3), pubblicata qualche anno fa, più precisamente nel 2007. Diverse osservazioni fatte sulla base di NETS permettono subito di vedere – già attraverso la traduzione inglese – le differenze fra il testo copto e il testo greco. Per il testo dei LXX viene presa in considerazione l’edizione critica a cura di Joseph Ziegler, con il suo ampio riferimento ai diversi testimoni (4). Nelle note a piè di pagina sono spiegate le omissioni, le aggiunte, i cambiamenti nell’ordine delle parole e anche spesso una traduzione letterale di una parte del versetto, ancora più fedele al testo e alla sintassi copta. 

Nella traduzione inglese, a piè di pagina si vedono anche le frecce, →, accompagnate da diversi numeri. Questi numeri si riferiscono al quarto capitolo del nostro lavoro, in cui i fenomeni già indicati nella traduzione sono spiegati in modo più visibile e più dettagliato attraverso diverse tabelle delle lezioni varianti: le aggiunte, le omissioni, i cambiamenti di parole, di preposizioni e di articoli, i cambiamenti dell’ordine delle parole e i cambiamenti del significato (riferito per esempio a numero, tempo, persona, genere ecc.).

Nel quinto (e ultimo) capitolo, si analizza il rapporto fra il testo copto di sa 52 e i testimoni greci che gli sono particolarmente vicini (in specie due codici greci indicati nell’opera di Ziegler con i numeri 534 e 538) (5).

Nella conclusione della tesi vengono elencati alcuni fenomeni più interessanti, soprattutto quei casi che non sono stati osservati nell’opera di Ziegler. Le osservazioni sono divise in sette piccole sezioni: 1) i problemi grammaticali che dovrebbero subire una correzione per rendere il testo più adatto al dialetto saidico; 2) i versetti dove la traduzione copta rende la comprensione più chiara del testo dei LXX; 3) i casi dove il testo greco dei LXX viene tradotto con una interpunzione diversa da quella presentata da Ziegler, oppure dai traduttori di NETS; 4) gli esempi in cui alcuni versetti del testo copto vengono letti in modo diverso, senza essere presi in considerazione da Ziegler; 5) i fenomeni interessanti nel campo lessicale; 6) le osservazioni di Ziegler che non corrispondono alle lezioni dei testimoni copti; 7) le lezioni dei testimoni saidici che non hanno nessun riferimento ai testimoni greci finora conosciuti.

Il lavoro vuole essere un contributo alla costruzione di quel “mosaico” di libri biblici al quale finora manca il testo del Proto-Isaia in copto-saidico.
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(1) K. Schüssler, Das sahidische Alte und Neue Testament: sa 49-92 (Band 1, Lieferung 3; Wiesbaden 1998), 17-19.

(2) L. Depuydt Catalogue of Coptic Manuscripts in the Pierpont Morgan Library (CIM IV, Oriental Series 1; Leuven 1993) 20-22.

(3) A. Pietersma - B. G. Wright (ed.), A New English Translation of the Septuagint and the Other Greek Translations Traditionally Included under That Title (New York  2007) 823-875. Nella tesi quest’opera viene indicata come NETS.

(4) J. Ziegler (ed.), Septuaginta. Vetus Testamentum Graecum. Auctoritate Societatis Litterarum Gottingensis editum. XIV. Isaias (Göttingen 1939).

(5) Ziegler, Is, 10.