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DISSERTAZIONI DI DOTTORATO
2020-2021

COSTA Paolo

«Scoppiò un grande tumulto» (At 19,23). Efeso, la ‘Via’ e gli argentieri: studio esegetico e storico-giuridico

Mod.: Prof. R.P. Dean BÉCHARD

At 19,23-40 presenta – con vivacità narrativa e notevole concentrazione di dettagli storicamente verificabili – la conclusione della missione paolina nella città di Efeso. Il testo non menziona il Dio d’Israele, Gesù, lo Spirito Santo, la risurrezione, o temi teologici comuni in Atti, ma fin dal ‘titolo’ (At 19,23) è detto riguardare la ‘Via’. Paolo resta sullo sfondo della scena, senza esserne protagonista, e i Giudei sono presenti, ma, a differenza di altre mob scenes, non cagionano il tumulto che è al centro dell’episodio, e che deriva da tensioni economiche e religiose circa Artemide e la sua devozione, deflagrate a causa del discorso dell’argentiere Demetrio.

La ricerca prospetta, ricorrendo soprattutto a fonti extrabibliche, un inquadramento storico del background efesino del periodo in cui sono collocate le vicende. Si è cercato di chiarire lo statuto della pólis sotto il dominio romano, mostrando come, a metà del I sec. d.C., non fosse una civitas libera; si sono poi delineati il ruolo cultuale ed economico-finanziario dell’Artemision, la configurazione sociologica ed economico-giuridica delle associazioni professionali operanti in città, l’ordinamento della provincia d’Asia. I numerosi elementi giuridici e socioeconomici attestati dal brano sono stati oggetto di specifica indagine, facendo emergere la puntuale conoscenza lucana del milieu efesino, ma anche del linguaggio e delle procedure amministrative e giudiziarie che connotavano l’applicazione del diritto romano e dei diritti locali a Efeso al tempo della missione paolina.

La pericope è stata sottoposta a un close reading finalizzato a porre in rilievo i profili lessicografici e letterari, che affiorano in ragione del consistente ricorso al vocabolario del ‘tumulto’, e a chiarire le molteplici questioni esegetiche suggerite dal testo. In particolare, al lume delle fonti documentarie (anzituttoepigrafiche e papiracee) e di quelle giuridiche e letterarie, sono stati esaminati: la funzione di leader di Demetrio nel gruppo degli argentieri; le norme che reprimevano i disordini urbani causati da associazioni di mestiere (escludendo il rilievo della lex Iulia de collegiis in siffatte fattispecie); le accuse elevate contro il gruppo paolino; il ruolo delle assemblee popolari e dei magistrati locali – in primis gli asiarchi e il γραμματεύς – nel contesto provinciale in cui sono ambientati gli eventi; il rapporto tra autonomie locali e autorità romane, specialmente nella repressione criminale e nelle diverse fasi dell’amministrazione della giustizia. L’analisi storico-critica – nella peculiare prospettiva storico-giuridica – è stata integrata con gli apporti della critica redazionale, dell’analisi retorica e di quella narratologica, considerando altresì la comparazione con episodi presentati con analoga forma letteraria nello stesso libro degli Atti e in opere coeve. Sono stati anche prospettati i temi ecclesiologici e teologici che affiorano dal testo, contribuendo a motivarne ampiezza e collocazione nel macroracconto.

Il percorso compiuto fa appalesare con evidenza la fecondità euristica, talvolta non sufficientemente valorizzata, di un accostamento interdisciplinare – unitario e integrato – a un testo come At 19,23-40, che restituisce non solo apprezzabili elementi teologici e letterari, ma anche copiosi dati documentari significativi per la ricostruzione del contesto storico, e in ispecie storico-giuridico, della città di Efeso a metà del I sec. d.C. Tale fonte permette di disporre di prezioso materiale per un più preciso inquadramento dell’evangelizzazione paolina nella provincia d’Asia, ma anche dei rapporti tra amministrazioni cittadine e dominio romano nel cuore del primo principato.