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DISSERTAZIONI DI DOTTORATO
2005-2006

PALMISANO Maria Carmela

«Salvaci, Dio dell'universo!». Studio dell’eucologia di Sir 36H,1-17


Mod.: Prof. Maurice GILBERT    La tesi studia la preghiera di Sir 36H,1-17/33G,1-13a; 36G,16b-22 (14-19). Il passo riveste un certo interesse non essendo stato dedicato, finora, alcuno studio monografico ai testi eucologici presenti nell’opera di Ben Sira (cf. anche Sir 22G,27 – 23G,6; 51,1-12). Inoltre, registriamo un gran numero di commentatori che, soprattutto a seguito della scoperta del testo ebraico (del ms. B) presso la genîzah del Cairo, disputa sulla autenticità di Sir 36H,1-17, attribuendo la pericope ad inserzioni successive, a contesti storici posteriori alla vita del saggio di Gerusalemme o ad un ambiente apocalittico. La discussione verte, inoltre, intorno alla definizione del genere letterario (individuato di volta in volta in una «lamentazione», in un altro tipo di «supplica» o in un «inno del Dio guerriero»), alla delimitazione del suo contesto, all’identificazione di un ipotetico Sitz im Leben di riferimento (riconducibile ad un ambiente didattico, liturgico o storico-sociale), alla sua relazione con la preghiera liturgica giudaica.
    La dissertazione privilegia l’analisi dell’eucologia partendo dal manoscritto B, unico testimone ebraico del passo, avvalendosi dell’importante confronto con le versioni antiche (greca, siriaca [Peshitta e Siro-esaplare] e latina).
    La tesi si articola in tre parti e sette capitoli: la prima parte presenta lo status quaestionis (primo capitolo) relativo al testo in esame quindi lo studio del contesto letterario di Sir 31G,21 – 32G,26 (secondo capitolo); la seconda offre l’indagine analitica delle quattro strofe (capitoli terzo-sesto); la terza (settimo capitolo) ricerca, infine, elementi storico-biblici che possano illuminare la comprensione dell’ambiente vitale della composizione del sapiente.
    Lo studio ha consentito di evidenziare importanti fattori di connessione tra Sir 36H,1-17 e il contesto precedente (Sir 31G,21 – 32G,26), e di svelare, all’interno di un’opera poetico-didattica la presenza di elementi caratterizzanti il procedimento giuridico della querela in vista del ristabilimento di un diritto minacciato o conculcato. Inoltre, l’affiorare dello schema letterario-teologico del «grido-risposta» ha permesso di individuarne la rilevanza e la funzione nel libro sia nelle istruzioni del sapiente, sia nell’Elogio dei Padri (Sir 44 – 50), sia nella terza sezione eucologica (cf. Sir 51,1-12).
    L’indagine analitica delle quattro strofe ha messo in luce i testi e le tradizioni, soprattutto deuteronomistiche e profetiche, cui il sapiente fa riferimento, oltre alla teologia riguardante la visione della storia e la dinamica dell’invocazione per la salvezza d’Israele nel contesto della Palestina sottomessa al regno dei Selèucidi nel primo quarto del II sec. a.C. Il confronto con alcuni testi qumranici e liturgici (soprattutto con la preghiera della ‘amîdah) ha consentito di evidenziare le peculiarità del «grido di aiuto» di Sir 36H,1-17, di leggerlo nel più ampio contesto intertestamentario ipotizzando alcune possibili linee di sviluppo della sua recezione all’interno delle tradizioni liturgiche ebraiche.
    Infine, la ricerca di alcuni elementi storico-biblici ha permesso di delineare un più preciso ambiente storico, cui il contesto letterario e l’invocazione sembrano alludere, consentendo di supportare ulteriormente la tesi di fondo sostenuta, ovvero, la significativa coerenza della composizione all’interno dell’opera sapienziale.