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DISSERTAZIONI DI DOTTORATO
2014-2015

WIŚNIEWSKI Przemysław AdamStudio delle tradizioni relative alla discendenza di Aronne (Es 24; Lv 10; Nm 17; 27)
Mod.: R.P. Jean Louis Ska, S.J.

La dissertazione è sostenuta da due interessi fondamentali: lo studio esegetico di alcuni testi relativi alla discendenza di Aronne (Es 24; Lv 10; Nm 17; 27) e lo studio di carattere storico indirizzato alla ricostruzione di un possibile retroterra dei brani esaminati.

Il capitolo I («Il grande privilegio dei figli d’Aronne») si focalizza su Es 24,1a.9-11. L’analisi della pericope ci riporta i seguenti risultati: 1) il brano costituiva originariamente un racconto distinto e indipendente da Es 24,3-8; 2) il suo messaggio principale mira a confermare la legittimità di due gruppi sociali, ovvero gli anziani e i sacerdoti; 3) il brano è stato concepito nella tarda epoca persiana.

Con il Capitolo II («La morte dei figli di Aronne») la dissertazione sottopone allo studio un evento relativo alla morte di Nadab e Abiu. L’analisi di Lv 10,1-3 ha dimostrato che la sua finalità ha un carattere prevalentemente politico-religioso che è servito all’autore per spiegare le circostanze della “elezione” di Eleàzaro. Come possibile retroterra del brano si è vista la pretesa di un gruppo sacerdotale dell’epoca ellenistica che si richiamava alla figura di Eleàzaro, in quanto eponimo del sommo sacerdozio di Israele.

Il capitolo III («Eleàzaro verso il sommo sacerdozio») si occupa di Nm 17,1-5. L’esame dello scritto si è svolto nelle seguenti tappe: 1) Per quanto riguarda vocabolario, contenuto e stile si è verificato che l’autore adopera lemmi provenienti da diverse tradizioni letterarie; adotta formule atipiche e tardive rispetto a P.; revisiona testi preesistenti e li carica di nuovo significato; 2) la finalità del brano mira a legittimare i discendenti di Aronne del lignaggio di Eleàzaro nel servizio sommo sacerdotale presso l’altare di YHWH e a fondare tale ministero su una decisione divina.

Il capitolo IV («Ordini di Eleàzaro e investitura di Giosuè») è dedicato allo studio di Nm 27,12-23. Questa pericope conferma l’autorità sacerdotale di Eleàzaro e definisce i rapporti tra il sommo sacerdote e un leader laico. I risultati della ricerca sono i seguenti:1) Nm 27,12-23, nonostante le tensioni all’interno del brano, è un’opera unitaria, proveniente dallo stesso autore; 2) l’esame di questo testo ha messo in risalto un’evidente similitudine di Nm 27,12-23 con Nm 17,1-5. Il riscontro dei numerosi elementi comuni ci ha indotti a riconoscere la medesima paternità redazionale di entrambi i testi e a identificare Nm 27,12-23 come opera di un autore posteriore a P; 3) Per quanto concerne la finalità si è arguito che la pericope legittima la supremazia del sacerdote, mentre al leader carismatico è assegnato un ruolo subalterno. In tal modo, lo scritto giustifica la predominante carica del sacerdote e allarga le sue mansioni alla sfera politico-sociale.

Il capitolo V, l’ultimo e conclusivo, è dedicato alle questioni della «Datazione e retroterra storico di Nm 17,1-5 e di Nm 27,12-23». Grazie all’analisi dei diversi brani che presentano il primato di Eleàzaro su Giosuè, è stata stabilita la possibile datazione di entrambi i brani: essi risalgono con tutta probabilità all’epoca del sommo sacerdozio esercitato dalla famiglia degli Oniadi. Il retroterra storico di questi testi è stato rintracciato grazie all’esame dell’identità della famiglia degli Oniadi, ricostruita sulla base del materiale letterario, storico e archeologico di questa epoca.