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ANALECTA BIBLICA - 190

DE ZAN Renato

Il culto che Dio gradisce. Studio del «Trattato sulle offerte» di Sir(Gr) 34,21–35,20

2011, pp. 672.

 Il “Trattato sulle offerte” del Siracide rappresenta uno dei punti più alti che il pensiero veterotestamentario ha raggiunto sul tema del culto.

Una volta dimostrati i confini esatti del Trattato (SirGr 34,21–35,20) viene evidenziata la struttura di tre strofe irregolari (SirGr 34,21-31; 35,1-7.8-20). Ogni strofa è cadenzata in tre parti, diversamente distribuite in ogni singola strofa: un principio teologico (sempre dominato dal tema dell'eudokia di Dio), una riflessione sapienziale e una giuridico-morale.

Dall’analisi esegetica e dalla comparazione tra il testo greco e l’ebraico superstite (SirH 35,11-20) emerge che il Siracide ha voluto non solo tradurre, ma transculturare il testo del nonno, Ben Sira, nella situazione della diaspora ebraica della fine del sec. II a.C. in Egitto. Ciò ha permesso al Siracide di esprimere concetti teologici propri, assenti in Ben Sira. Nella prima strofa si tratteggia ciò che non appartiene al beneplacito divino (sacrificio proveniente dall’ingiustizia, compiuto da gente senza legge ed empia). Per antitesi, nella terza strofa viene svolta la tematica opposta: appartiene al beneplacito divino il sacrificio dell’uomo giusto, che si occupa dei più bisognosi. Nella strofa centrale si trova il tema di fondo: l’obbedienza alla legge, che sorregge l’impegno morale e il culto, fa dell’impegno morale un atto di culto (cultualizzazione dell’etica), dove offerta e offerente costituiscono un’unità inscindibile. Chi si occupa degli ultimi, infatti, è gradito a Dio come un sacrificio (SirGr 35,20; cfr Rm 12,1).

Renato De Zan, sacerdote della diocesi di Concordia-Pordenone, ha compiuto gli studi teologici a Pordenone, Padova e Roma, conseguendo il Dottorato in Liturgia al Pontificio Istituto Liturgico. Ha studiato, inoltre, al Pontificio Istituto Biblico ed ha conseguito il Dottorato in Scienze bibliche. È docente ordinario al Pontificio Istituto Liturgico dell’Ateneo S. Anselmo di Roma ed è consultore della Congregazione del Culto e disciplina dei sacramenti.