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ANALECTA BIBLICA [dissertationes] - 217

PALMA Edoardo Maria

Trasformàti in Cristo. L’antropologia paolina nella lettera ai Galati

2016, pp. X+478

Il dibattito suscitato nel corso degli ultimi decenni intorno alla visione antropologica di Paolo, lascia emergere alcune questioni di primaria importanza. In particolare, riguardo alla prospettiva di partenza, come pure in merito all’interpretazione della vita nuova in Cristo, con delle inevitabili ripercussioni anche sulla ricerca del fondamento ultimo delle esortazioni etiche dell’Apostolo.
    L’analisi esegetica di alcuni passi selezionati di Galati (2,14b-21; 3,1-5; 10-14; 26-29; 4,1-7; 5,1-6; 16-25), ha permesso di operare una valutazione critica delle posizioni emerse nel corso degli anni, facendo altresì emergere un tutta evidenza la natura Cristo-logica della visione antropologica di Paolo. Anzitutto riguardo al punto di partenza, laddove la prospettiva Cristo-gonica (che nasce, cioè, da Cristo) viene ulteriormente avvalorata con la definizione della dispositio retorica di Gal 3-4.
    Inoltre, l’approfondimento del rapporto salvifico tra il credente e Gesù in senso Cristo-morfico (per cui l’esistenza del battezzato viene “trasformata” in quella di Cristo), costituisce anche la base dell’etica cristiana. L’uomo “in Cristo” cammina, infatti, verso la progressiva realizzazione in se stesso della medesima vita di Gesù. Tale ragione Cristo-telica (avente, dunque, Cristo come “fine”) ha, quindi, permesso di porre in questione uno dei modelli più diffusi nella letteratura esegetica contemporanea: lo schema indicativo-imperativo proposto da Bultmann.

Palma Edoardo Maria, nato nel 1973, ha conseguito la Laurea in ingegneria Civile (spec. Geotecnica) all’ Università della Calabria. Ordinato Presbitero per la diocesi di Catanzaro-Squillace, ha conseguito nel 2011 la Licenza in sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, dove ha difeso la sua dissertazione dottorale l’1 dicembre 2015. Vive la spiritualità del Movimento Apostolico.